La rivincita di Saffo

Spogliami ti prego
Lieve è il tuo sussurro
Non resisto più quello sguardo
Siamo corpi in risonanza
Che hanno a lungo atteso
Questo incontro tra le fiamme
Mi accarezzi inconsapevole
Con ogni tuo minimo sorriso
Sei velluto morbido di carne
Di cui la mia belva si deve sfamare
Il mio essere è pulsante
Pronto ad una estasi perfetta
Di gemiti rotondi e suadenti
Che graffiano la pelle ardente
Sono specchi dell’universo
Colmi di poesia decadente
Gli occhi in cui mi perdo
Con bramosia ti azzanno
I denti affondano nel collo
Mentre faccio intrecci con le dita
Scendendo lenta mi soffermo
Sui fianchi generosi e caldi
Su cui liberamente banchettare
Con labbra veloci e voraci
Sono fremiti di lingua insaziabile
Avanti, concedimi il tuo corpo
Apri infine quel confine invalicabile
Ti neghi ma in realtà ti offri languida
E sento la sua morbidezza bollente
L’infinita dolcezza spumosa
Di un prezioso gioiello ambrato
Vedrai, la mia è una promessa
Disegnata con cura maniacale:
Saprò cullarti e trasportarti
In una ebrezza senza fine
Ai confini del piacere più vero
Fino a condurti in un vortice
Di carezze di sogno notturno

L’Evasione

Riascolto quella musica
Che mi fece palpitare
Inaspettati battiti convulsi
Voce potente quella dell’oblio
In cui vorrei per poco
Di nuovo rifugiarmi
Non è fuga ma evasione
Questo desiderio di staccare
Da una mente troppo fulgida
Colma di razionale aspettativa
Che nutre un corpo scattante
A stento celato dal vestito bello
In cui risuona orgoglioso mai sopito
Il voglioso desiderio di cogliere
Con voracità assoluta e totale
Folli pensieri di oscuro peccato

L’amore tra due arcobaleni

E se ti dicessi che ti amo, Tu che cosa risponderesti?

La mia risposta potrebbe anche stupirti…
Me la sono preparata, sai. Sì, perché un po’ me lo aspettavo.
Ti osservavo da tempo immemorabile, quaggiù al di là delle nuvole.
Eri bella, radiosa, piena di colore. Eravamo fatti per stare assieme.

Tremo di fronte alla tua audacia, ma ti prego non fermarti.
Sento già che sto per svanire.

I tuoi sentimenti mi lusingano, fanno breccia dritti nel mio cuore.
Ma…

Ma…? Oddio non dirmelo…perché mi sento incredibilmente triste?

Vedi, noi due siamo troppo simili. Anzi, siamo proprio uguali.
Non c’è verso per noi di stare assieme. Perché alla fine di una giornata
non avremmo nulla da raccontarci, niente da dirci…cara sei una buona amica,
una compagna lucente, un’anima brillante, ma non possiamo stare insieme.
Lo capisci vero? Questo è un patimento anche per me.

No, non lo voglio capire…io sono uguale a te, dici. E allora? Che cosa c’è
di sbagliato? Che cosa dovrei chiedere di più al cielo? Forse dovrei desiderare
di non vedere più il sole? Perchè all’improvviso sei così crudele?
Sarebbe meglio che io svanissi, subito, in fretta…con la prossima folata di vento.

Lo so, è triste, ma dovevo essere sincero con te, che sei così preziosa per me.
Avanti, prendiamoci mano nella mano. Sorridi con me a questi ultimi raggi di sole.
Il cielo ci ha regalato momenti di vita speciali…ora chiudi gli occhi. Sei pronta?

Sono triste, ho paura…ma sono pronta. Sì…chiudo gli occhi, ma Tu, non lasciare
la mia mano. Andiamo.

Andiamo, non ce ne pentiremo, vedrai.

arcobaleni

Venere assetata

La venere assetata
Attende impaziente
Un calice d’ambra
Ricolmo di gioia
Ascolta il respiro
Dell’amante lontano
Avvolge in spirali
Il profumo ardente
Sussurra all’orecchio
Dolci parole di zucchero
Infine si immerge
Nel sogno avvolgente
Per riemergere sazia
Del suo appagamento

La Sete La Fame La Mancanza

Adagiata su un prato di velluto
al riparo da sguardi indiscreti
nel profumo d’erba di maggio
e di tigli che stanno rinascendo
immagino un brivido caldo
a forma di gemma rosso fuoco
che inarrestabile surriscalda
l’aria leggera che ho intorno
scivola dall’unghia del piede laccata
per girare attorno alle caviglie
solletica con ampi cerchi le ginocchia
con guizzo delicatamente forte
risale su per le cosce toniche
un attimo e si fa strada tra le gambe
con tocco leggero divampa furente
la sento scottare là sotto, è dentro
mi contorce nel basso ventre
fulgida mi percorre internamente
giunge infuocata fino all’ombelico
mi fa piegare in due per uscire
uno spasmo ed emozione a non finire
il cristallo è ora di nuovo in superficie
azzanna lo stomaco rialza il bacino
prosegue imperterrito il suo cammino
giunge sui seni rigonfi e traslucenti
si adagia si rotola si bagna a non finire
poi con un balzo è al collo proteso
mi toglie il respiro e risale potente
fin dietro all’orecchio pulsante di cuore
getto la testa esausta all’indietro
è intreccio di capelli liberati e brillanti
tra essi la gemma rossastra si districa
ed infine esplode in mille pezzetti
una miriade di coriandoli colorati di passato
sono desideri irrealizzati occasioni perdute
percorsi diversi su minuscoli vetri luccicanti
ora di nuovo il mio corpo giace silente
respiro placido, ho sete e fame
il cristallo infuocato è scomparso
e come mi cadesse la luna sul capo
mi ritrovo aderente al presente sul prato
il banale e il quotidiano mi hanno sepolta
quegli intimi e profondissimi istanti
di voluttuose sensazioni diventano ricordo
e di quella perla vermiglia già sento
la mancanza.

Fantasia

V’è un vezzo suadente
nel capezzolo che sboccia
da mille bolle di sapone
di speziato caramello
gli farei dono immediato
lo lascerei sgorgare
della sua acre dolcezza
a sciogliere lentamente
sulla pelle gocciolante
per profumare l’aria umida
all’ombra di una candela
che dolcemente mi svela
le curve del tuo corpo.

Un lembo di cielo

Profuma di cioccolata
la pelle che si scalda
mentre irrompi su di me
con il tuo caldo abbraccio
accompagni in una danza
accogli come coppe
di fragole succose
seni voluttuosi
tra le tue dita un fremito
e io mi perdo trasalita
oltre le soffici nuvole
del più celestiale spasmo:
ho finalmente conquistato
quel lembo di cielo terso.

A occhi socchiusi

Intreccio di dita
incroci di gambe
gli occhi socchiusi
i sensi protratti
a cercarti nel buio
la tua immagine mi sfiora
mi accarezzo cullata
da languidi pensieri
ed è sapore di pesca
quel che deglutisco curiosa
timorosa di un tocco
non oso e trattengo
mi accontento per ora
di inspirare sognante
il tuo profumo di rosa.