Farewell insane perception

Scricchiola lento
l’avanzo di mostro
su per la via del non ritorno
striscia atterrito
sul pavimento infetto
quasi con fare sospetto
rantola inspira e ancora sputa
l’ultimo insano colore:
è ghiaccio di pesco
rosa rinsecchita
quella che schiaccia
con la sua ombra pesante
è infinita stanchezza
di cuore pulsante
oggetto sanguigno
senza pudore
urla e geme dal dolore
in cerca d’aiuto
lo guardo dall’alto
del mio trono d’onore
sorrido sorniona
dimentico ogni rancore
ma non porgo la mano
bensì mi alzo e lo calcio
fin fuori al terrazzo
ed eccolo sciogliersi
al calore della luna
si schianta dal balcone
giù al cuore del giardino
osservo stranita
non rimane traccia alcuna
del freddo patito
e del gelido alito
infertomi sinora:
distacco totale
è la parola giusta: addio. 

Riflessione #4: è così che devono andare le cose? Ovvero come E. sta seriamente pensando di uccidere MTA.

E.: “Sono seria MTA, sono dannatamente seria: questa volta
si torna in carreggiata, NON c’è più TEMPO! Tu non puoi più esistere,
mi hai fatto sprecare solo giorni e settimane preziose, ora
mi ritrovo con le spalle al muro…”

MTA: “Tu hai avuto bisogno di me, io ti ho fatto VIVERE, finalmente,
dopo 30 anni della tua patetica e inutile esistenza
votata ad ottenere lodi e inutili pezzi di carta, IO..”

“Come OSI?!? Tu che mi parli di VITA? Come credi di essere potuta esistere, TU?
Senza la MIA patetica esistenza tu non avresti nemmeno potuto
permetterti una matita! Altro che trucchi griffati, vestiti alla moda,
cocktail costosi, cd patinati, uscite al cinema, concerti ad ogni stagione, cene e aperitivi,
feste a tema, pastelli di marca e libri per artisti in erba! Insomma TI RENDI CONTO
del tenore di vita che ti sei concessa???
Di cosa ti saresti nutrita TU SENZA IL MIO PATETICO STIPENDIO???”

“Ah è di questo che si tratta, eh? Di soldi! Ti stai cagando sotto però, eh
adesso che il tuo patetico e miserrimo stipendio inizia a vacillare!?!
Però! E pensare che di lodi ne hai beccate ben dieci nella tua carriera universitaria! Poverina, ti aspettavi di più vero, dopo dodici anni dedicati tenacemente al tuo sacro altare del lavoro, eh?
Ragazza IO ti ho dato leggerezza! Cazzo se ti ho donato ardore, se hai finalmente goduto…”

“ZITTA! Sai solo essere volgare e sboccata! Quanto mi dai sui nervi!!!
Stai in silenzio per una buona volta e ascoltami, maledizione!”

“Io ti ho fatto palpitare il cuore, IO ti ho fatto rischiare, amare, odiare,
io ti ho fatto vacillare, ti ho portato sul baratro,
ma ti ho fatto battere il cuore più di quanto non ti fosse mai successo!”

“Falsa! Sei una bugiarda! Questo non è assolutamente vero! Che ne sai tu
dei miei più profondi sentimenti!?! Tu hai MESCOLATO SENTIMENTI
CON LA FANTASIA! Era pura immaginazione! Era solo una patetica illusione!
Una finestra in cui rifugiarsi, in cui saltare, per staccare un po’ la spina, niente di più!
Avevo il controllo, il perfetto controllo della situazione!”

“Ah ah ah ah ah! Certo come no, infatti si è visto il risultato!
IO ti ho sciolto un sacco di nodi che ti portavi dentro da ANNI!
Io mi sono divertita, ti ho fatto giocare con il fuoco e finalmente ho nutrito la tua fantasia,
tu bramavi e volevi qualcosa del genere! Perché la tua mente è CONTORTA Emanuela, e lo resterà per sempre, che tu lo voglia o no!”

“Sciacquati la bocca prima di citare il mio nome!”

“Wow inizi pure a temermi adesso? Non credevo di avere questa presa su di te,
non fino a questo punto…”

“Sono stanca, basta discutere, IO non ne voglio più sapere di te
e delle tue stupide ed egoistiche farneticazioni…io ho da lavorare…
e non dovrei più sprecare nemmeno un minuto con te…volevo solo…”

“Che c’è, i tuoi pilastri iniziano a vacillare di nuovo? Ti senti mancare di equilibrio?
Il tuo, mia cara, è sempre stato un equilibrio PRECARIO, che io ho saputo
sapientemente SCARDINARE, e lo sai perché? Semplicemente perché NE AVEVI BISOGNO!”

“Ah si? Ma a quale PREZZO? Eh?”

“Mpf, sempre a parlare di prezzi, di pesi e di piatti della bilancia…
Non sei cambiata affatto dal tuo diploma eh? Eppure prima riuscivi ad essere più conciliante..
con la tua natura emotiva, con ME: IO ti ho rimesso in mano la matita!”

“Frena quella linguaccia, senza i miei bilanci e le mie attente operazioni
per risparmiare quattro soldi, quella matita non sarebbe mai potuta esistere!
Anzi non sarebbe DOVUTA esistere lo stesso!”

“Grazie a me TU hai imparato a RESPIRARE ARIA NUOVA!
Hai respirato salsedine, hai inspirato l’aria frizzante dei due mila per poi al ritorno
assaporare una fragrante fetta di torta casareccia…e per finire ci siamo pure bevute un grappino!”

“SMETTILA, BASTA! Tu mi hai DISTRATTA!
Dai miei doveri! Dalla mia natura diligente!”

“Hai rotto le balle con ‘sta storia della natura diligente,
dell’impegno, del lavoro,e SMOLLATI Cristo Santo!
La tua natura io te l’ho finalmente mostrata, ed è golosa per definizione!
Grazie a ME tu hai messo pepe all’amore e a tutto ciò che esso comporta!
Tu hai IMPARATO DI NUOVO che cosa significa il sacrificio della conquista amorosa!”

“Non bestemmiare! Che cosa credi, io amavo benissimo anche prima di te, io..”

“IO Ti ho mostrato nuovi lidi e nuovi orizzonti del piacere! Ti ho aperto quel cervello chiuso
sulle tue cazzo di seghe mentali di ricerca! IO ti ho dato FASCINO e potere di seduzione!”

“Oddio! Il tuo egocentrismo è smisurato! Ma chi ti credi di essere?”

“IO ti ho mostrato dieci dee della bellezza, io ti ho dato il brivido di cui avevi bisogno,
senza tutto quello che ti ho mostrato e ti ho donato, credi davvero sarebbe andata meglio?

Perché sei così TESTARDA da non capire che ne avevi uno stramaledetto bisogno?!?”

“Parlare con te è inutile, non sei capace di ascoltare veramente ciò che dico,
fai solo finta di saperlo fare, così come mi fai sprecare tempo nel tentativo di SCRIVERE.
Ah già, e il blog? Non parliamone, per piacere, mi vergogno davvero…”

Non mi toccare il blog! Ormai esisto quasi solo qui!
Hai già iniziato a negarmi l’ossigeno togliendomi il disegno,
lo shopping sfrenato, le bevute del venerdì sera, cosa altro vuoi da me?
IL SANGUE?!?”

“Se mi fosse d’aiuto TI TOGLIEREI PURE QUELLO!
Mi hai fatto sprecare ogni stramaledetto weekend in nome di che cosa?
Ogni sera da quando sei così preponderante mi dedico agli hobby o allo svago,
quando invece dovrei solo STUDIARE!
Tu mi hai completamente messa all’angolo per l’ebbrezza di un momento,
la gioia fugace dell’oblio! E adesso… e adesso io..”

La verità è che non sai nemmeno tu CHE COSA VUOI VERAMENTE!
Ma certo, tieniti pure la tua posizione acquisita,
cerca pure di giungere un’altra INUTILE ED INSENSATA VETTA!
Togliti ogni furore, ogni piacere della vita, rinnega la tua natura…”

“TACI! ZITTA! Anche ora, perfino ADESSO riesci a farmi sprecare il mio tempo!
Basta, mi sta venendo mal di testa…”

“Ecco, si, brava. Visto che non hai più l’ombra di un argomento valido,
ritirati pure nel tuo squallido scudo fatto di pigiama infantile e tisana della sera.
Io mi insinuerò lo stesso, subdolamente, nei tuoi sogni e nei tuoi desideri più nascosti,
ti sussurrerò all’orecchio come sedurre improvvisamente il tuo uomo
e quando nessuno potrà controllarti, lassù nella tua dimensione onirica, io sarò di nuovo pronta
ad aprirti a nuove avventure di voluttuosa lussuria.
E qui, per ora, visto che tu già dormi, vinco IO.”

“Questo lo dici tu. Staremo a vedere.”

Completely Deleted

Il solo odorare il tuo nome schifoso
scatena dalle mie viscere più profonde
un insostenibile e ripugnante ribrezzo
il mio animo si ribella e si arma disinvolto
indossando l’armatura graffiata di un tempo remoto
sin troppo facile è riprendere in mano la spada
e brandirla a spezzare anche il più esile dei fili:
per nulla doloroso anzi liberatorio il modo in cui
ti ho cancellato per sempre anche qui e in ogni dove
e da ogni memoria a me tangibile.

Faccio outing: Emanuela incontra Manutheartist

Ho deciso, faccio outing.
Ormai questo alter ego ha bisogno di tornare a vivere entro i confini di me stessa. La vera me. Quella che su questo blog non ci avrebbe mai dovuto stare, e che di fatto, finora, non c’è mai stata.

La vera me stessa che per tanti anni ha represso l’altra. Con evidenti sconquassamenti e stordimenti emotivi, sentimentali e fisici.

La vera me stessa che mi parla in modo razionale, che ascolta in silenzio e che non aggredisce, la me stessa che con prepotenza si impone sugli altri forte delle sue ragioni, ma che sta male e piange. Soffre ed espelle lacrime se ce n’è bisogno.
Non sempre però, questa me stessa mi piace.

E allora la edulcoro un po’. Fatemi ancora sognare. Fatemi ancora immaginare di non essermi di nuovo riunificata, non ancora del tutto.

Emanuela esiste, ed esiste ancora Manutheartist.

Emanuela sono io, io che sto per sposarmi, io che ho da poco più di un mese compiuto 31 anni, io che sto per terminare il secondo anno di Dottorato in Informatica, io che ho lavorato come web designer per tanto tempo, io che pulisco i pavimenti e che preparo il riso basmati lesso perché sono sempre a dieta. Io che ormai mi nutro e non mangio, io che ho perso 21 kg in un anno e mezzo e che sono sempre stata grassa. Io che sono sempre stata quella secchiona, che studia sempre tanto, che non sbaglia mai un colpo e che ottiene sempre tutto ciò che vuole.

Mica vero però.

Quella Emanuela è quella parte di me che ultimamente mi piaceva di meno. Ed è quella parte che per un po’ ha avuto la necessità di mettersi in stand-by. In pausa. Da tutto. Dalle responsabilità, dai doveri.

Emanuela è Manutheartist.

Manutheartist è Emanuela.

Manutheartist è sensuale, intraprendente, violenta, melanconica, bisessuale, oltraggiosa, arrogante, sensibile, interpretabile e sfacciata. A volte è consapevole altre un po’ meno, di divertirsi a giocare un po’ con i fili rossi del destino, e con la sua fervida immaginazione. Manutheartist espelle da se con i toni forti delle stagioni i suoi malcontenti, i suoi vizi i suoi capricci.
Manutheartist è volgare e si ingozza e si rimpinza di sesso, di letture hard, di caipi madera nel suo locale preferito, gioca a fare la stronza, e la stupidina, bacia in bocca le amiche e le piace ammettere di cavarsela piuttosto bene a letto.

Emanuela è credente, canta in un coro, studia, lavora instancabile davanti al suo portatile anche 12 ore di file, corregge esami, valuta progetti, scrive per riviste – o almeno ci prova – e tutto questo per quattro soldi. Emanuela fa la spesa nei centri commerciali nel weekend e le piace fare di tanto in tanto colazione in pasticceria in centro. Emanuela si emoziona per un canto alla Madonna, così come per un bel film per famiglie. Emanuela va a camminare e assapora il vento delle dolomiti friulane, odia il mare ma gli piace il tramonto sull’Adriatico. Emanuela mangia gelato di riso e beve raramente. Si concede un caffè al gingseng dopo il pranzo al sacco che si porta in ufficio per risparmiare e non ingrassare di un grammo.

Evidentemente queste due sono in palese conflitto.

Evidentemente il loro incontro è stato finora uno scontro, e non sempre ha lasciato indenne chi ci è passato a fianco.

è tempo che Manutheartist si riconcili con Emanuela
è tempo che Manutheartist smetta di vivere nel passato ma si proietti nel futuro
è tempo che Emanuela accolga Manutheartist
è tempo che Emanuela la smetta di pretendere sempre la perfezione su tutto
è tempo che le mie due anime si mescolino per dare forma ad una nuova, sostanzialmente uguale ma dissimile, me stessa

è tempo di dare ragione alla vita e non alla morte
è tempo di sognare e amare e gioire e non spezzare armi
Grazie Manutheartist per esserti scoperta dopo tanti anni.
Grazie Emanuela per aver chinato il capo finalmente a qualcuno, e aver deciso di trovare un dolce compromesso che sono sicura, per una volta è riuscito.
Emanuela incontra Manutheartist

Questa sono io, per davvero. Ma un po’ edulcorata dalla patina dell’autoritratto.
Non c’è filtro alcuno se non quello della fotocamera digitale prima, e del mio occhio e della mia mano poi.

Una nuova me è nata: imparerò a conoscerti e a lasciarmi guidare SENZA PAURA.

Una nuova forza, una nuova consapevolezza, e su tutti un ringraziamento al blog stesso: sei stato terapeutico.

Ave o speranza

Gli occhi al cielo
si colmano di lacrime
finalmente il cuore è ricolmo
di intensa gioia e commozione
respiro l’aria salmastra
e come un raggio di sole
che attraversa la grotta più buia
si rischiara il mio cuore
si pacifica l’animo
così io annullo il dolore
estinguo la rabbia
accolgo il perdono
prego in silenzio
per il futuro brillante
splendente di speranza
e la luce negli occhi di lui
e il respiro all’unisono
noi due una carne sola
noi due una vita insieme
e chissà se in tutto questo
riuscirò mai a ritrovare
quell’amico un tempo caro
che ora è perduto.

Dall’alto della collina

La guerriera si allontana
sul suo destriero bianco
ha curato ogni ferita
ha cavalcato lunghe lande
inseguito i suoi fantasmi
combattutto contro nemici
ha sguainato la spada
e l’ha brandita uccidendo
ombre oscure ed erranti
che intralciavano il cammino.

Dall’alto di una collina, mi volto indietro e guardo: cenere e alberi spezzati lasciano spazio a nuova vita, a nuovi colori e la brezza dell’autunno appena giunto, mi porta l’odore della vittoria. Non è stato facile nè indolore, ma eccomi qui.
Sì. Io, alla fine, ho vinto.