L’Evasione

Riascolto quella musica
Che mi fece palpitare
Inaspettati battiti convulsi
Voce potente quella dell’oblio
In cui vorrei per poco
Di nuovo rifugiarmi
Non è fuga ma evasione
Questo desiderio di staccare
Da una mente troppo fulgida
Colma di razionale aspettativa
Che nutre un corpo scattante
A stento celato dal vestito bello
In cui risuona orgoglioso mai sopito
Il voglioso desiderio di cogliere
Con voracità assoluta e totale
Folli pensieri di oscuro peccato

La Sete La Fame La Mancanza

Adagiata su un prato di velluto
al riparo da sguardi indiscreti
nel profumo d’erba di maggio
e di tigli che stanno rinascendo
immagino un brivido caldo
a forma di gemma rosso fuoco
che inarrestabile surriscalda
l’aria leggera che ho intorno
scivola dall’unghia del piede laccata
per girare attorno alle caviglie
solletica con ampi cerchi le ginocchia
con guizzo delicatamente forte
risale su per le cosce toniche
un attimo e si fa strada tra le gambe
con tocco leggero divampa furente
la sento scottare là sotto, è dentro
mi contorce nel basso ventre
fulgida mi percorre internamente
giunge infuocata fino all’ombelico
mi fa piegare in due per uscire
uno spasmo ed emozione a non finire
il cristallo è ora di nuovo in superficie
azzanna lo stomaco rialza il bacino
prosegue imperterrito il suo cammino
giunge sui seni rigonfi e traslucenti
si adagia si rotola si bagna a non finire
poi con un balzo è al collo proteso
mi toglie il respiro e risale potente
fin dietro all’orecchio pulsante di cuore
getto la testa esausta all’indietro
è intreccio di capelli liberati e brillanti
tra essi la gemma rossastra si districa
ed infine esplode in mille pezzetti
una miriade di coriandoli colorati di passato
sono desideri irrealizzati occasioni perdute
percorsi diversi su minuscoli vetri luccicanti
ora di nuovo il mio corpo giace silente
respiro placido, ho sete e fame
il cristallo infuocato è scomparso
e come mi cadesse la luna sul capo
mi ritrovo aderente al presente sul prato
il banale e il quotidiano mi hanno sepolta
quegli intimi e profondissimi istanti
di voluttuose sensazioni diventano ricordo
e di quella perla vermiglia già sento
la mancanza.

Riflessione #4: è così che devono andare le cose? Ovvero come E. sta seriamente pensando di uccidere MTA.

E.: “Sono seria MTA, sono dannatamente seria: questa volta
si torna in carreggiata, NON c’è più TEMPO! Tu non puoi più esistere,
mi hai fatto sprecare solo giorni e settimane preziose, ora
mi ritrovo con le spalle al muro…”

MTA: “Tu hai avuto bisogno di me, io ti ho fatto VIVERE, finalmente,
dopo 30 anni della tua patetica e inutile esistenza
votata ad ottenere lodi e inutili pezzi di carta, IO..”

“Come OSI?!? Tu che mi parli di VITA? Come credi di essere potuta esistere, TU?
Senza la MIA patetica esistenza tu non avresti nemmeno potuto
permetterti una matita! Altro che trucchi griffati, vestiti alla moda,
cocktail costosi, cd patinati, uscite al cinema, concerti ad ogni stagione, cene e aperitivi,
feste a tema, pastelli di marca e libri per artisti in erba! Insomma TI RENDI CONTO
del tenore di vita che ti sei concessa???
Di cosa ti saresti nutrita TU SENZA IL MIO PATETICO STIPENDIO???”

“Ah è di questo che si tratta, eh? Di soldi! Ti stai cagando sotto però, eh
adesso che il tuo patetico e miserrimo stipendio inizia a vacillare!?!
Però! E pensare che di lodi ne hai beccate ben dieci nella tua carriera universitaria! Poverina, ti aspettavi di più vero, dopo dodici anni dedicati tenacemente al tuo sacro altare del lavoro, eh?
Ragazza IO ti ho dato leggerezza! Cazzo se ti ho donato ardore, se hai finalmente goduto…”

“ZITTA! Sai solo essere volgare e sboccata! Quanto mi dai sui nervi!!!
Stai in silenzio per una buona volta e ascoltami, maledizione!”

“Io ti ho fatto palpitare il cuore, IO ti ho fatto rischiare, amare, odiare,
io ti ho fatto vacillare, ti ho portato sul baratro,
ma ti ho fatto battere il cuore più di quanto non ti fosse mai successo!”

“Falsa! Sei una bugiarda! Questo non è assolutamente vero! Che ne sai tu
dei miei più profondi sentimenti!?! Tu hai MESCOLATO SENTIMENTI
CON LA FANTASIA! Era pura immaginazione! Era solo una patetica illusione!
Una finestra in cui rifugiarsi, in cui saltare, per staccare un po’ la spina, niente di più!
Avevo il controllo, il perfetto controllo della situazione!”

“Ah ah ah ah ah! Certo come no, infatti si è visto il risultato!
IO ti ho sciolto un sacco di nodi che ti portavi dentro da ANNI!
Io mi sono divertita, ti ho fatto giocare con il fuoco e finalmente ho nutrito la tua fantasia,
tu bramavi e volevi qualcosa del genere! Perché la tua mente è CONTORTA Emanuela, e lo resterà per sempre, che tu lo voglia o no!”

“Sciacquati la bocca prima di citare il mio nome!”

“Wow inizi pure a temermi adesso? Non credevo di avere questa presa su di te,
non fino a questo punto…”

“Sono stanca, basta discutere, IO non ne voglio più sapere di te
e delle tue stupide ed egoistiche farneticazioni…io ho da lavorare…
e non dovrei più sprecare nemmeno un minuto con te…volevo solo…”

“Che c’è, i tuoi pilastri iniziano a vacillare di nuovo? Ti senti mancare di equilibrio?
Il tuo, mia cara, è sempre stato un equilibrio PRECARIO, che io ho saputo
sapientemente SCARDINARE, e lo sai perché? Semplicemente perché NE AVEVI BISOGNO!”

“Ah si? Ma a quale PREZZO? Eh?”

“Mpf, sempre a parlare di prezzi, di pesi e di piatti della bilancia…
Non sei cambiata affatto dal tuo diploma eh? Eppure prima riuscivi ad essere più conciliante..
con la tua natura emotiva, con ME: IO ti ho rimesso in mano la matita!”

“Frena quella linguaccia, senza i miei bilanci e le mie attente operazioni
per risparmiare quattro soldi, quella matita non sarebbe mai potuta esistere!
Anzi non sarebbe DOVUTA esistere lo stesso!”

“Grazie a me TU hai imparato a RESPIRARE ARIA NUOVA!
Hai respirato salsedine, hai inspirato l’aria frizzante dei due mila per poi al ritorno
assaporare una fragrante fetta di torta casareccia…e per finire ci siamo pure bevute un grappino!”

“SMETTILA, BASTA! Tu mi hai DISTRATTA!
Dai miei doveri! Dalla mia natura diligente!”

“Hai rotto le balle con ‘sta storia della natura diligente,
dell’impegno, del lavoro,e SMOLLATI Cristo Santo!
La tua natura io te l’ho finalmente mostrata, ed è golosa per definizione!
Grazie a ME tu hai messo pepe all’amore e a tutto ciò che esso comporta!
Tu hai IMPARATO DI NUOVO che cosa significa il sacrificio della conquista amorosa!”

“Non bestemmiare! Che cosa credi, io amavo benissimo anche prima di te, io..”

“IO Ti ho mostrato nuovi lidi e nuovi orizzonti del piacere! Ti ho aperto quel cervello chiuso
sulle tue cazzo di seghe mentali di ricerca! IO ti ho dato FASCINO e potere di seduzione!”

“Oddio! Il tuo egocentrismo è smisurato! Ma chi ti credi di essere?”

“IO ti ho mostrato dieci dee della bellezza, io ti ho dato il brivido di cui avevi bisogno,
senza tutto quello che ti ho mostrato e ti ho donato, credi davvero sarebbe andata meglio?

Perché sei così TESTARDA da non capire che ne avevi uno stramaledetto bisogno?!?”

“Parlare con te è inutile, non sei capace di ascoltare veramente ciò che dico,
fai solo finta di saperlo fare, così come mi fai sprecare tempo nel tentativo di SCRIVERE.
Ah già, e il blog? Non parliamone, per piacere, mi vergogno davvero…”

Non mi toccare il blog! Ormai esisto quasi solo qui!
Hai già iniziato a negarmi l’ossigeno togliendomi il disegno,
lo shopping sfrenato, le bevute del venerdì sera, cosa altro vuoi da me?
IL SANGUE?!?”

“Se mi fosse d’aiuto TI TOGLIEREI PURE QUELLO!
Mi hai fatto sprecare ogni stramaledetto weekend in nome di che cosa?
Ogni sera da quando sei così preponderante mi dedico agli hobby o allo svago,
quando invece dovrei solo STUDIARE!
Tu mi hai completamente messa all’angolo per l’ebbrezza di un momento,
la gioia fugace dell’oblio! E adesso… e adesso io..”

La verità è che non sai nemmeno tu CHE COSA VUOI VERAMENTE!
Ma certo, tieniti pure la tua posizione acquisita,
cerca pure di giungere un’altra INUTILE ED INSENSATA VETTA!
Togliti ogni furore, ogni piacere della vita, rinnega la tua natura…”

“TACI! ZITTA! Anche ora, perfino ADESSO riesci a farmi sprecare il mio tempo!
Basta, mi sta venendo mal di testa…”

“Ecco, si, brava. Visto che non hai più l’ombra di un argomento valido,
ritirati pure nel tuo squallido scudo fatto di pigiama infantile e tisana della sera.
Io mi insinuerò lo stesso, subdolamente, nei tuoi sogni e nei tuoi desideri più nascosti,
ti sussurrerò all’orecchio come sedurre improvvisamente il tuo uomo
e quando nessuno potrà controllarti, lassù nella tua dimensione onirica, io sarò di nuovo pronta
ad aprirti a nuove avventure di voluttuosa lussuria.
E qui, per ora, visto che tu già dormi, vinco IO.”

“Questo lo dici tu. Staremo a vedere.”

Un lembo di cielo

Profuma di cioccolata
la pelle che si scalda
mentre irrompi su di me
con il tuo caldo abbraccio
accompagni in una danza
accogli come coppe
di fragole succose
seni voluttuosi
tra le tue dita un fremito
e io mi perdo trasalita
oltre le soffici nuvole
del più celestiale spasmo:
ho finalmente conquistato
quel lembo di cielo terso.