Prima di sparlare alle spalle, guardati e sputati in faccia

Esiste ancora dunque. Quel lembo di passato che improvvisamente ieri sera mi si è rovesciato addosso. Quanto dolore, quante ferite lenite, quante persone e cose sbagliate. Perché tutto questo? Perché ancora dopo – a occhio e croce – più di otto anni? Perché questi orrendi personaggi non vivono la loro insulsa vita senza più ferirmi e colpirmi alle spalle? VIGLIACCHI, ecco cosa siete. BASTARDI, ecco come vi siete comportati. E io che potevo anche augurarvi dentro di me ogni bene perché tanto, il MIO di bene, l’ho trovato eccome.

Eppure pensavo di averci messo una pietra sopra definitiva. Colpa mia che ho voluto riaprire il vaso di Pandora, colpa mia che ho voluto riavvicinarmi ad un cerchio di persone inesistente per me, colpa mia che non ho mai abbastanza delle amicizie vere, quelle che ti sostengono e ti aiutano senza chiedere mai nulla in cambio. Eppure fa male, anche se non tanto come una volta. Eppure sono qui a scriverci sopra, per affrontare così per l’ennesima volta un periodo che ho odiato della mia vita. ODIO. Macché…questo è pur sempre un sentimento, e come tale, si carica di un significato profondo, radicato in me. Invece non è così.

Voglio SORRIDERE alla vita che mi sono COSTRUITA da sola, SENZA DI VOI. Di tutti questi anni voi che ne sapete di me? Voi come vi permettete di GIUDICARE? Proprio voi. Ma è ridicolo. Proprio uno come te, che per quanto mi riguarda sei sempre stato tu il FALLITO.

MISERABILI INSETTI che non siete altro. Mi fate quasi ridere.

Ho saputo combattare, soffrire, vincere e anche perdere, senza di voi, senza alcuno di voi! Ho sbagliato tantissimo a dare fiducia alle amicizie sbagliate, ma sbagliando si impara, e spero ora di non sbagliarmi più.

ADDIO

10 pensieri su “Prima di sparlare alle spalle, guardati e sputati in faccia

  1. Come darti torto? D’altronde chissà perché si tende a dare più importanza a queste false amicizie e conoscenze, che fare attenzione ai sentimenti degli amici veri..
    Leggendo il tuo post – bello davvero come sempre 😉 – concordo anche su quella sensazione che esprimi benissimo, cioè ‘gli errori sono miei, la colpa è mia’.
    Ma anche questo mi ha portato a essere ciò che sono oggi.

    Solo che in momenti di stanchezza fisica e mentale, di debolezza del proprio ego fatto piccino piccino dalla durezza delle situazioni e delle scelte effettuate, questo genere di attacchi arrivano addosso come macigni.
    E sono macigni che davvero fanno male e potevo davvero evitarlo..

    grazie, un abbraccio anche a te.
    sperando di scambiare un paio di parole anche dal ‘vivo’ alla prossima occasione 🙂

  2. E., io trovo che se c’è bisogno di dirsi “non me ne frega, merito di meglio” non si ha ancora quella forza necessaria per farsi davvero scivolare addosso le cose.
    Non che uno non debba incazzarsi mai, il problema è il rimuginarci poi.

    • Ciao Blackdog… piacere vederti FINALMENTE qui…certo che se per farti venire a commentare dovevo scrivere di queste cose, me lo potevi anche dire prima 😉

      Il problema è proprio questo: ci sto male soprattutto perché non pensavo mi facesse ANCORA così male…e non pensavo di avere una reazione così emotiva. La mia forza e la mia debolezza sono racchiuse nel mio senso di orgoglio per ciò che faccio e ciò che ho costruito, in questi anni, SENZA alcun tipo di appoggio da parte loro.
      Eppure quando arrivano queste frecciate alle spalle…ti fanno male anche se non dovrebbero, proprio perché non sono ancora riuscita del tutto a liberarmene.

  3. Ma perché vedo nelle tue parole un film che conosco, perché sento già il sale che riapre antiche ferite, perché certe persone acquistano per sempre l’imponente dimensione che corrisponde al dolore infertoci? Ma tu sei oltre e ciò che provi viene da lontano, non è ciò che ti può nuocere adesso e gli individui di poco valore, sono già spenti nei giorni maturi, il loro fulgore avendo perso nel tempo di un ritornello.
    Abbraccio grande!

    • Un abbraccio grande a te (felina) GRAZIE 🙂
      Già, è proprio così…Oggi – ed è solo un giorno dopo – questo pensiero si è decisamente spostato in basso nella mia scala di valori delle priorità della giornata, talmente in basso che l’ho calpestato alzandomi dal letto di buon mattino.

      a presto cara, felice giorno!

  4. Manu l’anno scorso ero in una posizione simile alla tua, il dolore e la delusione immensi. ho trovato la forze nella solitudine e poi sono arrivate nuove persone, nuove amicizie e nuovi circoli e se guardo indietro sembra tutto lontano e loro sono meschini e lui resta un grande INUTILE (vedi post di oggi)… loro continuano a sparlare e a “volare” bassi come volano le galline… io adesso sto bene ma mi guardo bene dal cercarli o frequentare gli stessi posti, ma io sto bene e non ho più bisogno di loro. Ce la si fa, ce la si fa, vedrai, l’importante è andare avanti e provare tenerezza per i nostri errori del passato. Giusto lo sfogo, guardalo in faccia. Meglio ancora renderlo zerbino! 😀

    • Grazie per le parole di incoraggiamento.
      Anche io ho fatto come hai fatto tu, più o meno.
      Ho lasciato andare i pensieri distruttivi, il passato remoto. Non ho più nulla a che fare con quella cerchia di persone, verrebbe da dire da quasi un decennio. Ero un’altra me stessa, ero un’altra persona.
      Ci sono invece ancora delle ferite, legate ad un passato più vicino, molto più vicino. Anche quelle pur non facendo male, avendo lasciato delle cicatrici evidenti, ogni tanto tornano alla mente.
      Ma dedicare loro energia, pensieri ed emotività, è del tutto privo di senso: tanto vale convogliare quella energia su altro. Sugli affetti più cari, sulle amicizie vere. E perché no, su se stessi. Solo migliorando me stessa posso essere d’aiuto agli altri.

      Un abbraccio 🙂

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